P R O B L E M A

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Leonardo Finetti

Premessa

Confesso che anche io, in un caso, ho ceduto ad un cliente con budget ridicolo accettando erroneamente di erogare un servizio low cost con, ovviamente, pessimi risultati.

Ho sempre specificato anticipatamente, nero su bianco, che i risultati non si sarebbero potuti ottenere a meno di investimenti più sostanziosi, ma i miei avvertimenti non sono stati abbastanza.

Alla fine del progetto il rapporto con il cliente si è incrinato e tutto è andato a rotoli.

A quanti miei colleghi freelance sarà successa questa situazione?

Il caso tipico

Lo spieghi telefonicamente, lo spieghi di persona, lo evidenzi per email: «Caro cliente: con questo budget e con questo tipo di impegno i risultati saranno deludenti, sei proprio sicuro di volermi regalare soldi per restare con un pugno di mosche?».

Ma il cliente insiste: «Non ti preoccupare, intanto facciamo il sito poi al resto ci penseremo, per le foto usa queste fatte con l’iPad di mia figlia che non ho soldi per pagare un fotografo, quando avrò un po’ di liquidità faremo tutte le belle cose che mi proponi»… e così via.

/Ed allora anche tu, professionista, cedi e dici, vabbeh, gli ho spiegato come funziona, gli ho detto e ridetto i rischi, faremo un passo alla volta… e quei soldi intanto fanno pure comodo per pagare l’affitto./

L’errore

Purtroppo questi clienti, anche se non te lo dicono, hanno in realtà l’illusione che le capacità del professionista possano fare il miracolo… anche se il compenso ammonta al un monte ore di un paio di giornate.

Sfortunatamente i miracoli non arrivano: in due giornate di lavoro è improbabile riuscire a realizzare un sito web tecnologicamente all’avanguardia, ricco di contenuti di qualità, ed allo stesso tempo attivare una campagna di web marketing che da un giorno all’altro possa portare un incremento concreto del fatturato.

A quel punto dici al cliente: «Sarebbe il caso di intervenire nel sito per migliorare tutto quello che manca, ad esempio le foto, alcuni approfondimenti, delle landing page ottimizzate per una prima campagna PPC…».

Invece il progetto si arena, non c’è budget. Così, qualche tempo dopo, il cliente si accorge del flop senza però capire la natura del problema.

La frittata è fatta, come rimediare?

Quando il cliente si rende conto che l’investimento non è stato per nulla sufficiente è probabile che ritenga l’unico responsabile il professionista che si trasformerà in “quello che ne ha approfittato”, dimenticandosi di tutti gli avvertimenti ricevuti.

In molti casi sarà difficile acquisire nuovamente la fiducia nel cliente.

Purtroppo l’errore è stato proprio del professionista, ma non perché ha fatto un brutto lavoro ma perché ha deliberatamente accettato l’incarico sapendo che non avrebbe potuto fornire un servizio di qualità con un budget troppo basso.

È difficile rimediare.

Come comportarsi con questa tipologia di clienti?

La soluzione è semplice: bisognerebbe rifiutare a priori di fornire un servizio di questo tipo.

Anche se a livello contrattuale ci si può tutelare, la propria reputazione resterà comunque danneggiata e quel progetto sarà una nota di demerito.

Leonardo Finetti

Leonardo Finetti
Si occupa di informatica dalla metà degli anni novanta principalmente in ambito web con tecnologie Open Source. Esperto di Drupal e di SEO offre consulenze in tali ambiti e nel tempo libero si diletta scrivendo articoli di informatica ed anche di design, ergonomia, usabilità e sicurezza.

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