Leonardo Finetti

Oggi ho scoperto l’ennesimo concorso che si propone di promuovere giovani talenti che vogliono creare innovazione attraverso il web grazie ad un “acceleratore di startup”, termine che adesso va di moda per ottenere un po’ visibilità, soprattutto nei media tradizionali.

Come spesso capita con gli incubatori di startup, mi sembra più una farsa. Il sospetto nasce già dalla semplice navigazione dei vari siti web creati per l’occasione: la loro qualità non è coerente con la mission dichiarata, ma soprattutto lo si capisce da come il tutto è promosso: grazie ad azioni di spamming.

Se il modo migliore per far conoscere un’iniziativa che mira alla formazione, all’innovazione ed alla costruzione di un web migliore è attraverso spam, direi che si è partiti con il piede sbagliato.

Comunque sembra che, a livello nazionale, il progetto non sia ancora riuscito ad ottenere visibilità. Vorrei anche vedere: la rete non è un luogo dove basta mandare migliaia di messaggi casualmente per avere un riscontro positivo.

È anche vero che spammando a destra e manca qualche risposta magari si ottiene, ma ciò avviene a discapito della reputazione e dell’affidabilità. Inoltre in questo modo non si ottimizza per niente l’investimento promozionale, ovviamente questo ragionamento è valido per chi ha dei buoni propositi.

Leonardo Finetti

Leonardo Finetti
Si occupa di informatica dalla metà degli anni novanta principalmente in ambito web con tecnologie Open Source. Esperto di Drupal e di SEO offre consulenze in tali ambiti e nel tempo libero si diletta scrivendo articoli di informatica ed anche di design, ergonomia, usabilità e sicurezza.

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