Chi si occupa di *SEO* spesso trascorre molto tempo, probabilmente troppo, nel cercare di studiare ed analizzare gli aggiornamenti di Google, alla ricerca di un qualche trucco per sfruttare i meccanismi del sistema per migliorare il posizionamento dei siti web nella SERP.

E Google cosa fa? Risponde con un nuovo aggiornamento ed ecco che i SEO di nuovo si tuffano alla ricerca di altri modi per raggiungere i primi posti dei risultati delle ricerche.

Riguardando velocemente l’evoluzione dei motori di ricerca e delle tecniche SEO dal 2000 in poi, sembra quasi di vedere un gatto che si morde la coda.

Gli esempi più eclatanti sono di questi ultimi due-tre anni con l’introduzione dei simpatici animaletti come “Penguin” o “Panda”… nomi in codice degli aggiornamenti algoritmici del motore di ricerca Google.

Ad ogni mossa dei motori c’è una contromossa dei SEO e quindi una nuova mossa dei motori.

Ma a cosa serve questo botta e risposta? Gli utenti finali, i visitatori dei siti web, potenziali clienti e consumatori, che vantaggi hanno?

Nessuno!

Già, ed è proprio Google che insiste nel sottolineare l’inutilità di questa lotta.

Content is King

È il consiglio numero uno che Google dice a tutti i webmaster ed a chi si occupa di web marketing.

I contenuti sono il fulcro dei siti web. Un sito web privo di contenuti interessanti, di qualità, aggiornati, comprensibili ed accessibili è un sito che non sarà apprezzato dagli utenti che quindi andranno altrove, alla ricerca di siti web migliori.

E Google a sua volta si evolve per riconoscere questi siti web in modo da offrire agli utenti esattamente ciò che loro ricercano.

Poi c’è un altro aspetto da considerare: i social network che attraverso la profilazione degli account riescono a veicolare contenuti che possono avere una certa rilevanza per gli utilizzatori. Se i motori di ricerca non sono in grado di fornire risposte (=contenuti) di qualità (=ovvero adeguati ed in linea con le esigenze degli utenti), gli utenti perderanno la fiducia in questi strumenti e si rivolgeranno sempre di più ai social network per attingere a fonti di informazione che appaiono più interessanti.

Sia Google che gli altri motori di ricerca stanno quindi facendo di tutto per migliorare sempre di più l’esperienza d’uso e la precisione dei risultati e dei servizi offerti.

Infine è interessante osservare come i parametri per valutare la qualità di un buon articolo, uno slogan o un titolo sono sempre gli stessi da secoli. Un testo interessante, ricco di informazioni e coinvolgente è sempre più apprezzato di un testo banale o ripetitivo.

Invece che pensare troppo ai motori di ricerca ed a sovra-ottimizzare i siti web con mille “trucchi SEO” è meglio dedicarsi agli utenti finali realizzando siti web e contenuti di qualità!

Leonardo Finetti

Leonardo Finetti
Si occupa di informatica dalla metà degli anni novanta principalmente in ambito web con tecnologie Open Source. Esperto di Drupal e di SEO offre consulenze in tali ambiti e nel tempo libero si diletta scrivendo articoli di informatica ed anche di design, ergonomia, usabilità e sicurezza.

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