Perché non voglio comprare libri su Amazon (ma qualcuno lo comprerò ancora)
Storia di regali
Periodo di Natale, periodo di regali. Ma anche periodo di isolamenti e di lock-down. Ansia.
Per fortuna che c’è Amazon, almeno i regali sono salvi. Speranza.
Ordino un paio di libri da regalare, arrivano dopo 48 ore. Gioia.
Apro il pacco, entrambi i libri sono rovinatissimi. Tristezza.
Ok, può capitare, per fortuna il servizio di reso Amazon è impeccabile. Attesa.
Passano altre 48 ore e anche questi sono danneggiati. Amarezza.
Richiedo un nuovo reso. Sfiducia.
Attendo altre 48 ore e questa volta, per fortuna, i libri sono integri. Sollievo.
Tutto è bene quel che finisce bene
Anche se la storia è a lieto fine ho un po’ riflettuto sulla faccenda e mi sono ricordato di quando andavo regolarmente in libreria a scegliere i libri. Guardare le copertine, leggere le quarte, chiedere un suggerimento al libraio di fiducia. I libri sono sempre trattati con rispetto e non mi è mai capitato di trovare articoli così danneggiati.
Mi sono reso conto che mi manca questo rituale e ciò mi sprona a riprendere le buone vecchie abitudini.
Nell’ultimo decennio molte librerie hanno sofferto il fenomeno delle vendite online, ma il 2020 è stato sicuramente un anno funesto per questo settore.
Prima che i librai di fiducia chiudano i battenti forse è meglio non dimenticare il valore aggiunto che ha il negozio fisico. Altrimenti dovremo fare i nostri acquisti presso negozi che non si interessano minimamente dei libri e della loro importanza.