Leonardo Finetti

Annunci full screen

Una delle forme di pubblicità online che si trova sempre più spesso nei siti web è il banner a pieno schermo posizionato davanti ai contenuti del sito.

Si tratta di una forma di pubblicità decisamente invasiva che in alcuni casi potrebbe influire in maniera molto negativa sulla navigabilità del sito.

Questi banner sono spesso sviluppati con tecnologia Flash e nel caso in cui il plugin Flash sia disabilitato la navigazione del sito diventa quasi impossibile.

Oggi è il caso del sito dell’Ansa:

Figura 1: Esempio di banner in Flash con il plugin disabilitato

Figura 1: Esempio di banner in Flash con il plugin disabilitato

Il caso estremo: plugin Flash disabiltato

Come si può vedere nello screenshot l’utente ha due modi per chiudere il banner:

  1. Attivare temporaneamente il plugin flash ed usare la funzionalità di chiusura che è stata prevista da chi ha progettato il banner.
  2. Chiudere il contenuto Flash cliccando sulla X in alto a destra.

La seconda opzione ha però un grosso problema: l’oggetto Flash è innestato all’interno di un elemento HTML che non scompare dopo aver chiuso il contenitore Flash, pertanto si potrà vedere la home page del sito ma senza poter cliccare alcun link (a meno che non si intervenga manualmente tramite Firebug, opzione poco pratica).

In alternativa basta ricaricare alcune volte la pagina in modo che il banner non venga più mostrato. Fortunatamente questo tipo di banner è studiato per non essere visibile ad ogni visita.

La casistica descritta è comunque estremamente rara in quanto il numero di utenti che blocca il plugin Flash è poco rilevante, pertanto non è considerata da chi implementa questo tipo di pubblicità.

Quanto vale un banner a pieno schermo?

Una pubblicità a piena pagina, mostrata al posto del sito web che si desidera navigare, quanto influisce nel rapporto tra l’utente ed il sito?

Ovviamente la risposta dipende da molti fattori: le finalità del sito, la tipologia di utenti ecc.

In ogni caso un banner così invadente distrae l’utente dalla navigazione e ciò potrebbe avere un effetto controproducente: infastidire l’utente e facendolo uscire dal sito.

A questo punto starà al proprietario del sito stabilire se vale di più un utente nel proprio sito oppure se vale di più la pubblicità, con i suoi pro ed i suoi contro.

Nei siti con una visibilità molto alta, come quelli di informazione, questo tipo di pubblicità permette di ottenere dei ricavi decisamente elevati, a discapito di una piccolissima percentuale di utenti “scontenti”.

Infine va considerato che dal punto di vista “promozionale”, questi spazi hanno un ottimo riscontro, perlomeno in linea teorica.

La loro portata è molto estesa e la probabilità di click, occupando il massimo spazio disponibile nella pagina, aumenta di conseguenza. In questo modo ci si assicura un CTR consistente e, per la legge dei grandi numeri, si dovrebbero ottenere molte più conversioni rispetto ad un banner pubblicitario di dimensioni più contenute.

Leonardo Finetti

Leonardo Finetti
Si occupa di informatica dalla metà degli anni novanta principalmente in ambito web con tecnologie Open Source. Esperto di Drupal e di SEO offre consulenze in tali ambiti e nel tempo libero si diletta scrivendo articoli di informatica ed anche di design, ergonomia, usabilità e sicurezza.

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