Tre regole SEO da non dimenticare
Chi si occupa di SEO e SEM dovrebbe già conoscere queste “regole”, però non fa mai male ricordare alcuni dei punti fondamentali che influiscono nei risultati dei motori di ricerca e nelle operazioni di web marketing.
L’evoluzione di Google
Google è il motore di ricerca di riferimento e pertanto viene tenuto in considerazione per le principali attività di SEO.
Con il passare del tempo sono emersi trucchetti per ottenere dei posizionamenti su Google in maniera non leale e così Google si è trovato nella posizione di dover controbattere ogni strategia fraudolenta.
Oltre a combattere spammer e black hat introducendo numerosi aggiornamenti all’algoritmo, le ricerche hanno subito una evoluzione per fornire risultati sempre più pertinenti alle domande degli utenti.
Panda, Penguin ed Hummingbird sono i nomi dati da Google ai più recenti aggiornamenti apportati al motore di ricerca per migliorarne la qualità dei risultati e, allo stesso tempo, contrastare chi gioca sporco.
Tre regole SEO
Quindi, per fare in modo che i siti web ottengano un buon posizionamento nei motori di ricerca è molto importante seguire tre regole che sono tutte collegate al concetto di qualità in senso generale.
1. Creare contenuti di qualità
Se il concetto di “qualità” è un fattore determinante, lo è innanzitutto quando si parla di contenuti. I testi, le foto ed i video pubblicati nel web (in un sito aziendale, nei forum o tramite i social network) hanno un valore altissimo.
Un contenuto di qualità influisce positivamente nei potenziali consumatori e viene visto con favore dai motori di ricerca.
Inoltre i contenuti di qualità sono più propensi ad essere condivisi nei social, altro fattore importante.
2. I “segnali sociali”
I social network hanno prodotto quelli che vengono solitamente chiamati “segnali sociali”.
L’autorevolezza di un brand, di un prodotto o di un autore dipende anche dalle condivisioni e dagli apprezzamenti che si ricevono tramite i social network.
Non si tratta semplicemente di avere un numero altissimo di followers, ma se si riesce a coinvolgere gli utenti, aumentare la portata dei propri messaggi e di conseguenza aumentare la notorietà, allora il motore di ricerca Google può tenere in considerazione tutti questi fattori che andranno poi sommati a quelli più classici come ad esempio i collegamenti tra i siti, ed ecco quindi il terzo punto.
3. Collegamenti di qualità
Sono finiti già da un bel po’ di tempo i tempi dei network di siti che scambiavano link per aumentare il posizionamento.
Ora Google valuta con molta più cura ed attenzione ogni singolo link e, grazie anche all’introduzione dei segnali sociali, li pesa in maniera diversa.
È meglio ottenere pochi link provenienti da siti autorevoli, piuttosto che migliaia di link da siti di bassa qualità.
In effetti il ragionamento applicato da Google è lo stesso che applicano anche le persone: è meglio fidarsi di chi è consigliato da qualcuno di noto ed autorevole o da chi consideriamo poco attendibile?
La qualità dei collegamenti, la qualità dei contenuti e quindi la potenzialità di influenzare e coinvolgere le persone attraverso i social sono tre aspetti del SEO che vanno tenuti in grande considerazione. Alla pari di tutte le altre tecniche SEO come velocità di caricamento, markup semantico, meta informazioni, pulizia di link, unicità dei contenuti e così via.